Nonostante lo scorso anno abbia terminato Il Lombardia con un ottimo 2° posto, l’immagine che hanno tutti di Remco Evenepoel alla Classica delle Foglie Morte rimane quella ben più brutta del 2020, giù da una scarpata, col bacino fratturato e un polmone contuso. E finché non riuscirà a fare sua l’ultima Monumento dell’anno, probabilmente, farà fatica a modificare l’immaginario collettivo.
Quella caduta è un segno indelebile nella carriera del 25enne belga, che quando finì oltre il ponte, 5 anni fa, aveva appena 20 anni. Eppure era già il favoritissimo di quella corsa, aveva già 14 vittorie da professionista e sembrava veramente difficile attaccarlo. Dopo la caduta scendendo dalla Colma di Sormano è rimasto ai box 9 mesi e in quell’arco di tempo tante cose sono cambiate, soprattutto perché è cominciata l’epopea di Tadej Pogačar.
In mezzo allo show dello sloveno, il corridore della Soudal-QuickStep – che da Como a Bergamo correrà l’ultima corsa col Wolfpack, prima di fare rotta sulla Red Bull-Bora-hansgrohe – è comunque riuscito a ritagliarsi il suo spazio, diventando di gran lunga il miglior cronoman del mondo (3 volte campione iridato e oro olimpico a Parigi 2024) ma anche vincendo una Vuelta a España, un titolo mondiale e un titolo olimpico in linea, e due Liegi-Bastogne-Liegi. Dal confronto con Pogačar, però, è uscito spesso sconfitto, al Tour de France e nelle grandi classiche.
L’ultima volta al Mondiale ruandese di Kigali, dove lo sloveno si è reso protagonista del consueto show in solitaria ed Evenepoel si è dovuto accontentare del 2° posto. Secondo Remco, però, ad influenzare la gara è stato un problema alla bicicletta (alla sella, precisamente) nel momento decisivo della corsa, che lo ha costretto ad un doppio stop e ad un inseguimento impossibile su Pogačar. “Senza i problemi alla sella credo che sarei potuto rimane con Tadej e magari il risultato della corsa sarebbe cambiato” ha detto Evenepoel dopo la corsa.
Proprio queste dichiarazioni, quindi, ci fanno sfregare le mani in vista de Il Lombardia di sabato 11 ottobre. Se tutto va come deve andare, i due se la giocheranno alla pari e Remco avrà la chance per provare a prendersi la sua rivincita. Su Tadej, ma anche su Il Lombardia, che dal 2020 attende il grande ritorno del belga.