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5 modi per vincere Il Lombardia: immaginare l’imprevedibile

05/10/2022

In questo breve viaggio abbiamo visto come si possa conquistare Il Lombardia con attacchi solitari da lontano (e da lontanissimo), con finali in un gruppo ristretto oppure con uno sprint a due.

Da Coppi nel 1948 a Pogačar nel 2021, passando da Bettini nel 2006 e Chaves nel 2016.

Questo, dunque, per quanto riguarda le edizioni passate.

Ma come si potrà vincere Il Lombardia 2022?

Rispetto allo scorso anno partenza e arrivo si sono invertite, tornando al classico via da Bergamo e il traguardo posto sul lungolago di Como dopo 253 km.

Quella che non sarà classico invece è la parte finale del percorso: dopo il Ghisallo non ci sarà più il Muro di Sormano, ma i corridori affronteranno una prima ascesa sulla salita di San Fermo della Battaglia, transiteranno sulla linea d’arrivo e da lì inizierà un circuito che prevederà in rapida successione il Civiglio e poi di nuovo San Fermo della Battaglia, dalla cui cima mancheranno poco più di 5 km dal traguardo.

Altimetria alla mano, negli ultimi 70 km – cioè dalle prime rampe del Ghisallo – ogni metro potrebbe essere buono per un attacco decisivo.

Se qualcuno decidesse di scatenare il forcing sulla salita che porta verso il Santuario della patrona dei ciclisti, come Coppi nel ‘48, il gruppo potrebbe frazionarsi già lì e qualche protagonista rimanere staccato.

Oppure si attenderà il passaggio sul Civiglio, con le sue pendenze quasi sempre sopra il 10%, dove Bettini nel 2006 piazzò il suo primo scatto? Dalla cima del Civiglio a Como mancheranno 17 km: un’inezia, per i campioni che saranno al via sabato.

L’ultima possibilità per chi volesse arrivare da solo è fare la differenza verso San Fermo della Battaglia, che terminerà vicinissimo allo striscione d’arrivo, appena 5000 metri. Transitare lassù con una manciata di secondi di vantaggio potrebbe voler dire aver ipotecato la vittoria, proprio come Bettini.

Se tutto ciò non dovesse bastare allora assisteremo ad una volata a ranghi ristretti, o ristrettissimi, e vedremo i pochi corridori rimasti studiarsi, controllarsi e poi giocarsi il tutto per tutto in uno sprint

Ma la verità è che non possiamo saperlo, non possiamo sapere nulla di quello che accadrà sabato, alla 116^ de il Lombardia, ed è questo che la rende così speciale.

Perché sarà qualcosa di imprevedibile, inedito e bellissimo.

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